Google ha aggiornato le sue linee guida per i Quality Raters e, a giudicare da quello che leggiamo in giro, sembra che ci sia parecchia confusione. Contenuti di bassa qualità che rischiano di essere penalizzati, maggiore enfasi sull’originalità, focus sui contenuti che servono davvero agli utenti e non solo a chi li pubblica.
Ma noi di Supero abbiamo una prospettiva diversa: questa è un’ottima notizia per chi lavora seriamente sui contenuti. Mentre molti si lamentano, noi siamo molto contenti. Vi spieghiamo perché.
Cosa è Cambiato nelle Linee Guida di Google
Prima di tutto, facciamo chiarezza su cosa è successo. Google ha aggiornato le sue Search Quality Rater Guidelines, il documento che spiega ai valutatori umani come giudicare la qualità delle pagine web. In particolare, ha rivisto la sezione 4.0 dedicata alle “Pagine di Qualità Più Bassa”. Non si tratta di un aggiornamento recentissimo, la data dell’aggiornamento è di gennaio 2025.
Il cambiamento più significativo riguarda come viene definita la qualità più bassa. Prima Google si concentrava principalmente su contenuti dannosi o ingannevoli. Ora ha aggiunto un elemento cruciale: le motivazioni di chi pubblica.
La nuova definizione dice chiaro e tondo che merita la valutazione più bassa qualsiasi pagina “creata per beneficiare il proprietario del sito web (ad esempio per fare soldi) con poco o nessun tentativo di beneficiare i visitatori del sito“.
Tradotto in italiano corrente: se il vostro contenuto serve solo a riempire pagine per monetizzare, senza offrire valore reale agli utenti, siete nei guai. Se state creando pagine a raffiche per fare “cluster” o “silos” di contenuti come avete visto in un tutorial su YouTube del 2022 state perdendo tempo.
Il secondo cambiamento importante riguarda lo sforzo messo nella creazione dei contenuti. La vecchia versione parlava genericamente di contenuti “copiati, auto-generati o creati senza sforzo adeguato”.
La nuova versione è molto più specifica: penalizza i contenuti “creati con poco o nessuno sforzo, con poca o nessuna originalità e che non aggiungono valore rispetto a pagine simili sul web”.
Tre concetti chiave:
- Sforzo: non basta più buttare giù quattro righe in fretta
- Originalità: copiare i competitor “ma facendolo meglio” non è più sufficiente
- Valore aggiunto: il contenuto deve portare qualcosa di nuovo al lettore
Anche in questo caso azzardiamo una traduzione in italiano comprensibile: avete creato una pagina in 2 minuti con ChatGPT e l’avete pubblicata, sappiate per noi è spazzatura.

Un Avvertimento Necessario: Attenzione alla Propaganda
Prima di continuare, però, è importante fare una considerazione che spesso manca in queste analisi. Quando Google pubblica le linee guida per i Quality Raters, sa benissimo che tutto il mondo SEO le leggerà parola per parola.
Non è solo un manuale tecnico per i valutatori, è anche un messaggio strategico all’intero mercato: “Ecco come vorremmo che creaste i vostri siti web”. È un po’ come quando un politico “fa trapelare” una dichiarazione: il vero destinatario non è chi dovrebbe riceverla ufficialmente, ma il pubblico che la leggerà sui giornali.
Questo non significa che dobbiamo ignorare queste indicazioni, anzi. Ma dobbiamo leggerle con la consapevolezza che Google sta anche facendo “educazione di mercato”, cercando di orientare i comportamenti nella direzione che preferisce.
Detto questo, il trend è chiaro e coincide perfettamente con quello che osserviamo dalle nostre analisi: Google vuole davvero penalizzare i contenuti di bassa qualità fatti in serie. Che poi ci riesca davvero è tutta un’altra faccenda.
Chi sa leggere tra le righe sa anche cosa non viene detto esplicitamente ovvero: “siamo in grado di riconoscere i contenuti generati con gli LLM ma è costoso e ci vuole tempo, quindi fate i bravi e non usateli”.
È una Buona Notizia (anzi, Ottima)
Mentre leggiamo commenti preoccupati su Reddit e Linkedin, noi abbiamo una prospettiva completamente diversa. Questi cambiamenti sono una manna dal cielo per chi lavora seriamente sui contenuti. Soprattutto se lo faranno davvero.
Il Diluvio dei “contenuti AI” di Bassa Qualità
Il web sta per essere letteralmente sommerso da contenuti prodotti da LLM (Large Language Models). ChatGPT, Claude, Gemini e tutti gli altri stanno permettendo a chiunque di produrre migliaia di articoli al giorno. Il problema? Questi contenuti sono tutti uguali, tutti rigurgitati, tutti privi di quella originalità e di quell’esperienza diretta che Google ora dice di voler premiare. Non hanno niente di nuovo da dire e non si capisce perchè un utente dovrebbe leggere quei contenuti su un sito invece di andare direttamente alla fonte, cioè su ChatGPT e compagnia bella.
Un programmatore qualunque può oggi produrre e pubblicare migliaia di pagine all’ora usando questi strumenti. Pagine che seguono tutte lo stesso schema, che ripetono le stesse informazioni trovate altrove, che non aggiungono nessun valore reale. Gli utenti se ne stanno accorgendo, dopo il diluvio di contenuti SEO Oriented che per spiegare come disconnettere una chiavetta USB partono dagli Assiro Babilonesi, ora sta c’è una nuova esondazione di testi tutti simili, senza sale e senza sapore. Come i consigli dei telegiornali su come proteggersi dal caldo in estate.
Ma ecco il punto: Google se n’è accorto. E ora sta dicendo apertamente che questo tipo di contenuti non li vuole più. Bene.
La Fine dell’Era del “Content Gap Analysis”
Per anni, una delle tecniche SEO più popolari è stata la cosiddetta “Content Gap Analysis”: si analizzano i concorrenti, si vede di quali argomenti parlano, e si scrivono articoli sugli stessi temi “ma facendoli un pelino meglio”. Ora si sta andando oltre e si sta chiedendo a ChatGPT di rifare quei contenuti, ma “meglio”.
Il risultato? Un web pieno di contenuti tutti uguali. Ricette che si somigliano tutte, guide che ripetono gli stessi punti, articoli che sembrano usciti dallo stesso stampo. Se ci fate caso è anche facile riconoscere questi articoli, ci sono avverbi ed aggettivi che nessuno usa nella vita reale ma che a questi LLM sembrano piacere moltissimo… e ce li ritroviamo dappertutto.
Google ora dice chiaramente che contenuti che non si distinguono da quelli dei concorrenti non hanno più valore, anche se sono “dieci volte migliori” o “più completi”. Essere migliori nella stessa cosa non è più sufficiente: bisogna essere diversi.
Lo stesso vale per lo scraping delle PAA (People Also Ask) di Google: tutti usano gli stessi strumenti, tutti rispondono alle stesse domande, tutti producono contenuti identici.
Come detto sopra: attenzione a non prendere alla lettera questi avvisi perchè c’è molta propaganda. Ma c’è anche parecchia verità, lasciatevelo dire da chi sta facendo esperimenti in tal senso.
La Realtà dei Contenuti AI: Quantità vs. Qualità
Facciamo i conti in tasca alla situazione attuale. Con ChatGPT, chiunque può:
- Creare un articolo di 2000 parole in 2 minuti
- Produrre centinaia di pagine al giorno
- Riempire un sito web su qualunque argomento, senza nessuna competenza specifica
- Copiare (più o meno legittimamente) contenuti esistenti e riconfezionarli
Il risultato è una massa enorme di contenuti che sono, oggettivamente, appena una tacca sopra la spazzatura. Contenuti che seguono tutti gli stessi pattern, che ripetono le stesse informazioni, che non portano nessuna esperienza reale.
Ma questo è esattamente quello che Google ora dice di voler penalizzare. Speriamo che sia così! Ma non vi stupite se continuerete a vedere SERP piene di schifezze.
Il Vantaggio di Chi Lavora Seriamente
Se il mercato si riempie di contenuti di bassa qualità prodotti in massa, chi investe davvero tempo, competenze e risorse nella creazione di contenuti originali ha un vantaggio competitivo enorme.
È come se, in un mercato pieno di prodotti scadenti, improvvisamente tutti iniziassero a cercare qualità. Chi la qualità l’ha sempre avuta, ora brilla (se Google saprà fare il suo lavoro, questa volta).
28 maggio 2025
Alla fine di maggio del 2025 molti webmaster hanno iniziato a notare una cosa: a partire dal 28 maggio il numero di pagine indicizzate da Google per molti siti ha iniziato a scendere rapidamente.
Non è chiaro esattamente cosa sta succedendo, ci sono varie interpretazioni ma una cosa è abbastanza evidente: tra le pagine che non vengono più indicizzate da Google ci sono proprio quelle che rispondono alle caratteristiche di cui si parla in questo articolo: pagine creare in due minuti con chatGPT, pagine che chiunque potrebbe fare e che sono “inutili”.

Consigli Pratici per Distinguersi nel Nuovo Scenario
1. Investite in Contenuti Basati su Esperienza Reale
Non scrivete di argomenti che non conoscete davvero. Se gestite un sito di ricette, cucinate davvero quei piatti. Se parlate di viaggi, visitate quei luoghi. Se recensite prodotti, usateli sul serio. Meglio usare le vostre foto, anche se non sono perfette, di quelle stock.
L’esperienza diretta è una delle tante cose che un LLM non può replicare.
2. Smettete di Copiare i Concorrenti
Invece di guardare cosa fanno i vostri competitor per fare la stessa cosa “ma un pochino meglio”, guardate cosa non fanno. Trovate i loro punti deboli e trasformateli nei vostri punti di forza.
3. Focalizzatevi sul Valore Unico
Ogni contenuto che create deve rispondere a questa domanda: “Cosa offre questo articolo che non si trova da nessun’altra parte sul web?”. Se non sapete rispondere, non pubblicatelo. Non si tratta di candidarsi al Pulitzer ma di mettere un po’ di originale e di olio di gomito in quello che pubblicate.
4. Documentate il Vostro Processo
Se fate una ricerca, documentatela. Se intervistate qualcuno, raccontatelo. Se testate qualcosa, mostrate i risultati. Tutto quello che dimostra che dietro al contenuto c’è lavoro vero è oro puro. Metteteci le foto.
5. Privilegiate la Qualità sulla Quantità
Meglio un articolo eccezionale al mese che dieci articoli mediocri. C’è da sperare che con i nuovi criteri di Google, l’articolo eccezionale batterà tutti i dieci mediocri messi insieme.
Come Vincere in Questo Nuovo Scenario
Creazione di Contenuti Autentici
Il nostro servizio di creazione contenuti si basa su quello che Google ora dice di voler premiare: esperienza reale, originalità, valore aggiunto.
Abbiamo costruito una “redazione distribuita” con collaboratori sparsi per tutta Italia che verificano informazioni sul campo, che hanno accesso diretto alle fonti, che possono raccontare esperienze autentiche. Questo non è qualcosa che si può replicare con ChatGPT.
I nostri contenuti su eventi culturali, punti di interesse turistico, ristoranti e hotel sono basati su verifiche dirette, non su rimasticature di informazioni trovate online. I nostri testi sono creati dopo aver studiato, dopo aver dedicato tempo per ciascun argomento, sono fatti con tempo, sudore e olio di gomito.
SEO Olistica per il Nuovo Google
Il nostro approccio SEO non si basa sui trucchetti o sulle scorciatoie che ora Google vuole penalizzare. Lavoriamo da sempre su tutti gli aspetti: contenuti di qualità, esperienza utente, autorevolezza reale.
Mentre molti dovranno rivedere completamente la loro strategia, noi continuiamo sulla strada che abbiamo sempre seguito e che continua a darci soddisfazione.
GEO: Preparazione al Futuro
Il nostro servizio GEO (Generative Engine Optimization) è perfettamente allineato con questi cambiamenti. I motori di ricerca generativi premiano ancora di più l’originalità e l’autorevolezza che Google ora richiede.
Chi si prepara oggi per l’era dell’AI search, seguendo i criteri di qualità che Google sta introducendo, avrà un vantaggio competitivo enorme.
Il Momento di Chi Lavora Seriamente
Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare (e pigri vengono spazzati via).
Se avete sempre puntato sulla qualità, sull’originalità, sull’esperienza reale, questi cambiamenti sono una benedizione. Finalmente Google sta dicendo che ha ragione chi lavora seriamente sui contenuti.
Se invece avete basato la vostra strategia su contenuti prodotti in massa o su trucchetti vari, questo è il momento di ripensare tutto.
Il bello è che la soluzione non è complicata: tornate a creare contenuti che servono davvero agli utenti, che portano valore reale, che sono basati su esperienza autentica. È quello che dovevamo fare fin dall’inizio.
Google sta semplicemente rimettendo le cose al loro posto. E per chi le aveva già messe al posto giusto, è il momento di raccogliere i frutti.
Se volete capire come adattare i vostri contenuti ai nuovi criteri di Google, o se avete bisogno di una strategia che vi distingua dalla massa di contenuti AI che sta invadendo il web, contattateci. Questo è il nostro momento, e può essere anche il vostro.