Negli ultimi mesi il mondo WordPress è stato scosso da quella che molti hanno definito una “guerra”. Mentre sui social media si discute animatamente di tribunali, fork, trademark e governance, una cosa rimane invariata: i vostri siti WordPress continuano a funzionare perfettamente. E continueranno a farlo.
Ma tra tutto questo rumore di fondo, molte aziende si stanno facendo domande legittime: WordPress è ancora una scelta sicura? Vale la pena investire in questa piattaforma? E già che ci siamo, tra tutte le “verità assolute” che circolano su WordPress e SEO, cosa è realmente importante sapere nel 2025?
In questo articolo proveremo a far chiarezza, smontando alcune leggende metropolitane che persistono da anni e condividendo i consigli pratici che usiamo quotidianamente nei progetti di Supero. Perché mentre il mondo discute, noi continuiamo a costruire siti di successo su WordPress.

- WordPress Non Sta Morendo (E Nemmeno Cambierà Domani)
- Leggenda #1: "WordPress è SEO-Friendly di Default"
- Leggenda #2: "Basta Yoast/RankMath e Sei a Posto"
- Leggenda #3: "Gli Articoli Lunghi Si Posizionano Meglio"
- Leggenda #4: "I Temi Premium Sono Sempre Meglio per la SEO"
- WordPress nel 2025: I Consigli Pratici di Supero
- Conclusioni: Meno Panico, Più Sostanza
WordPress Non Sta Morendo (E Nemmeno Cambierà Domani)
Iniziamo dalle basi: WordPress alimenta oltre il 40% dei siti web mondiali e questa percentuale continua a crescere. Non è una piattaforma che sta morendo, è una piattaforma che sta evolvendo.
La “Guerra” in Sintesi
Il conflitto che ha tenuto banco negli ultimi mesi riguarda principalmente Matt Mullenweg (co-fondatore di WordPress e CEO di Automattic) e WP Engine, una delle più grandi aziende di hosting WordPress. Senza entrare nei dettagli legali, la questione verte su:
- Uso del marchio WordPress da parte di WP Engine
- Parassitismo e contributi alla comunità open source
- Governance e futuro della piattaforma
Perché Non Dovreste Preoccuparvi
WordPress è open source, il che significa che il codice è pubblico e nessuna singola persona o azienda può “spegnerlo” dall’oggi al domani. Anche se dovessero emergere tensioni significative, la transizione sarebbe graduale e ben comunicata.
L’Esempio di Joomla e Mambo
Per chi non ricorda, Joomla nacque come fork di Mambo nel 2005, dopo divergenze sulla governance del progetto. Cosa successe? Entrambe le piattaforme continuarono a esistere, Joomla divenne molto più popolare di Mambo, e gli utenti ebbero il tempo di scegliere dove migrare.
Se anche WordPress dovesse affrontare un fork (scenario comunque remoto), succederebbe qualcosa di simile:
- Compatibilità mantenuta nelle fasi iniziali
- Strumenti di migrazione sviluppati dalla comunità
- Tempo ampio per valutare e decidere
Il Nostro Consiglio
Continuate a usare WordPress con fiducia. È la piattaforma più stabile, supportata e versatile disponibile oggi. I vostri investimenti in temi, plugin e competenze sono al sicuro.
Mentre seguiamo gli sviluppi con attenzione professionale, non abbiamo cambiato una virgola nella nostra strategia di sviluppo e consulenza. WordPress rimane la nostra prima scelta per il 95% dei progetti.
Leggenda #1: “WordPress è SEO-Friendly di Default”
Questa è probabilmente la leggenda più pericolosa che circola su WordPress. Sì, WordPress offre una base solida per la SEO, ma dire che è “SEO-friendly di default” è come dire che una macchina nuova è pronta per la Formula 1.
La Realtà dei Fatti
WordPress appena installato ha bisogno di configurazioni fondamentali:
Permalink: La struttura URL di default (/?p=123
) è un disastro SEO. Dovete impostare immediatamente permalink descrittivi come /%postname%/
.
Meta tag: WordPress non genera automaticamente meta description ottimizzate. Senza un plugin SEO o configurazioni manuali, Google userà estratti (quasi) casuali del vostro contenuto.
Sitemap XML: Non viene creata automaticamente. È essenziale per aiutare Google a indicizzare il vostro sito.
Ottimizzazione immagini: WordPress non aggiunge automaticamente alt text significativi alle immagini.
Il Ruolo Cruciale del Tema
Ecco dove molti progetti falliscono: il tema può vanificare tutti i vantaggi SEO di WordPress. Abbiamo visto temi “bellissimi” che:
- Generano codice HTML sporco e mal strutturato
- Caricano decine di script inutili
- Non supportano correttamente i dati strutturati
- Hanno gerarchie di heading completamente sballate
Un tema mal codificato può trasformare WordPress da piattaforma SEO-friendly in un incubo per l’ottimizzazione. Ecco perché la scelta del tema è strategica, non estetica.
Leggenda #2: “Basta Yoast/RankMath e Sei a Posto”
Il plugin magico! Quante volte abbiamo sentito: “Ho installato Yoast, ora il mio sito è ottimizzato per la SEO”. Se fosse così semplice, faremmo tutti un altro lavoro.
Plugin vs Strategia: La Differenza Cruciale
I plugin SEO come RankMath (che preferiamo) o Yoast sono strumenti eccellenti, ma sono esattamente questo: strumenti. Non strategie.
Un plugin SEO può:
- Gestire meta tag e sitemap
- Analizzare la struttura del contenuto
- Suggerire ottimizzazioni tecniche
- Semplificare task ripetitivi
Un plugin SEO non può:
- Fare ricerca di parole chiave strategica
- Scrivere contenuti di qualità
- Creare una strategia di content marketing
- Costruire autorevolezza del dominio
- Capire il vostro business e i vostri clienti
Il Semaforo Verde che Inganna
RankMath vi mostra un bel punteggio verde? Congratulazioni, avete superato un controllo tecnico di base. Ma questo non garantisce che:
- Il vostro contenuto risponda alle domande degli utenti
- Le parole chiave scelte siano quelle giuste per il vostro business
- La pagina si convertirà in clienti
- Google consideri il contenuto migliore della concorrenza
Perché Preferiamo RankMath
Pur valendo il discorso per entrambi, RankMath offre più funzionalità gratuitamente e un’interfaccia più moderna. Ma soprattutto offre un maggior numero di strumenti ed è più versatile.
Leggenda #3: “Gli Articoli Lunghi Si Posizionano Meglio”
Se c’è una leggenda che proprio non vuole morire, è questa. E nel 2025, con l’arrivo massiccio degli LLM, è diventata ancora più fuorviante. Come tutte le leggende anche questa ha un fondo di verità e in alcuni casi su Google si posizionano bene testi inutilmente lunghi, ma è una situazione destinata a cambiare in tempi brevi con l’arrivo delle AI overview.
La Verità sulla Lunghezza nel 2025
Google non conta le parole. Non ha mai detto “gli articoli devono essere lunghi 2000 parole per posizionarsi”. Quello che conta è rispondere completamente alla domanda dell’utente.
Se qualcuno cerca “come cambiare password WordPress”, non ha bisogno di:
- La storia di WordPress dal 2003
- Tre paragrafi sui principi di sicurezza informatica
- Un’analisi delle password più comuni nel mondo
Ha bisogno di una procedura chiara in 5 passaggi. Punto.
L’Impatto degli LLM: Ora Tutti Possono “Allungare il Brodo”
Con ChatGPT e strumenti simili, creare contenuti lunghi è diventato triviale. Chiunque può prendere un articolo di 500 parole e trasformarlo in un mattone da 3000 parole in pochi minuti.
Il risultato? Il web si sta riempiendo di contenuti prolissi e inutili. E Google se n’è accorto.
Gli algoritmi si stanno spostando sempre più verso la qualità e la pertinenza, non la quantità di parole. Meglio 800 parole utili che 2500 parole di riempitivo.
Il Metodo degli Assiro Babilonesi
Non è necessario partire dagli Assiro Babilonesi per spiegare come installare un plugin WordPress. Eppure continuiamo a vedere guide che:
- Iniziano con la “storia di internet”
- Spiegano “cosa sono i plugin” per 500 parole
- Aggiungono paragrafi su “l’importanza della sicurezza”
- Arrivano alla procedura pratica dopo 1500 parole
Smettete. I vostri utenti vi ringrazieranno, e anche Google.
La Nuova Regola
Scrivete tanto quanto serve per rispondere completamente alla domanda. Né una parola di più, né una di meno.
Leggenda #4: “I Temi Premium Sono Sempre Meglio per la SEO”
Ecco un’altra perla della saggezza popolare: “Se costa di più, dev’essere migliore per la SEO”. La realtà è molto più complessa.
Quando Astra Free Batte un Tema da 200€
Astra, anche nella versione gratuita, è spesso superiore dal punto di vista SEO rispetto a temi premium costosi e pieni di funzioni. Perché?
- Codice pulito e leggero
- Struttura HTML semanticamente corretta
- Velocità di caricamento ottimale
- Compatibilità nativa con i page builder
- Supporto completo per i dati strutturati
Molti temi premium, invece, sono:
- Sovraccarichi di funzioni che rallentano il sito
- Mal codificati con HTML non semantico
- Pieni di script che non potete disattivare
- Incompatibili con plugin SEO avanzati
I Veri Fattori SEO da Considerare
Quando scegliete un tema, valutate:
- Velocità di caricamento: un tema veloce batte sempre uno bello ma lento
- Struttura del codice: HTML5 pulito, heading gerarchici corretti
- Responsive design: non è più opzionale, è obbligatorio
- Compatibilità con plugin SEO: alcuni temi fanno a pugni con RankMath o Yoast o con plugin di cui avete davvero bisogno
- Supporto per dati strutturati: essenziali per i rich snippet
- Pulizia del codice: meno CSS e JavaScript inutili, meglio è
Il Nostro Approccio
Nei progetti Supero privilegiamo sempre temi leggeri e ben codificati rispetto a quelli pieni di effetti speciali. Astra, GeneratePress, e altri temi “minimal” spesso battono mostri da 100MB pieni di slider e animazioni. Dove serve usiamo Soledad, Pennews e altri temi pensati per siti con contenuti estremamente particolari.
La SEO ama la semplicità, non gli fuochi d’artificio.
WordPress nel 2025: I Consigli Pratici di Supero
Dopo aver smontato le leggende, ecco quello che conta davvero: i consigli pratici che applichiamo quotidianamente nei nostri progetti.
Le 5 Cose Fondamentali
1. SEO di Base
Non negoziate mai su questi elementi:
- Hosting all’altezza del sito
- RankMath configurato correttamente (o Yoast, se preferite)
- Permalink puliti (/%postname%/)
- Title e meta description ottimizzati per ogni pagina
- Alt text significativi per tutte le immagini
- Sitemap XML funzionante
Sembra banale? Il 60% dei siti che analizziamo ha problemi proprio su questi fondamentali.
2. Manutenzione Costante
Un sito WordPress non è “installa e dimentica”:
- Hosting adeguato: non il più economico, il più adatto
- Aggiornamenti controllati: mai automatici per i plugin
- Pulizia regolare: eliminare plugin inutilizzati
- Backup automatici che funzionano davvero
- Monitoraggio periodico: controllare che tutto funzioni
La manutenzione è noiosa ma è quello che distingue un sito professionale da un hobby.
3. Contenuti Sempre Freschi
I contenuti invecchiano come il latte:
- Rivedete periodicamente i vostri articoli più importanti
- Aggiornate informazioni obsolete (prezzi, procedure, screenshot)
- Migliorate contenuti che si posizionano in seconda pagina
- Eliminate o riscrivete pagine che non servono più
Spesso aggiornare un articolo del 2022 porta più risultati che scriverne 10 nuovi mediocri.
4. Controllo dei Risultati
Se non misurate, non potete migliorare:
- Google Search Console: controllate errori e posizionamenti
- Analytics: capite cosa funziona e cosa no
- Monitoraggio uptime: il sito dev’essere sempre raggiungibile
- Test di velocità regolari
Dedicare 30 minuti al mese al controllo dei risultati vi farà risparmiare ore di lavoro correttivo.
5. Promozione Digitale
Il sito più bello del mondo serve a poco se nessuno lo conosce:
- Social media strategici (non tutti, quelli giusti)
- Guest posting su siti autorevoli del vostro settore
- Link building di qualità
- Email marketing per mantenere il contatto con i clienti
La SEO tecnica è il 30% del successo. La promozione è il 70%.
Errori che Vediamo Troppo Spesso
Plugin Collector: “Ho 47 plugin perché non si sa mai”
- Mantenete solo quelli essenziali
- Ogni plugin aggiuntivo è un potenziale punto di rottura
Temi Frankenstein: Temi che fanno tutto ma male
- Meglio un tema semplice + plugin specializzati
- La versatilità spesso nasconde pessima programmazione
Search Console Dimenticata: “L’ho controllata 6 mesi fa”
- Google vi sta dicendo cosa non va
- Ignorare gli avvisi è come guidare a occhi chiusi
Fissazione Monotematica: “Sono ossessionato dalla velocità/dai backlink/dai social”
- Il successo online è un mosaico
- Concentrarsi su una sola tessera mentre tutto il resto crolla è controproducente
- Meglio essere decenti su tutto che perfetti su una cosa sola
Conclusioni: Meno Panico, Più Sostanza
WordPress nel 2025 non è diverso da WordPress nel 2020 o nel 2015: è uno strumento potente che richiede competenza per essere sfruttato al meglio.
Le “guerre” della governance passeranno, le novità tecnologiche si susseguiranno, le mode SEO andranno e verranno. Ma i fondamentali rimangono sempre gli stessi:
- Contenuti di qualità che risolvono problemi reali
- Siti veloci e sicuri che funzionano sempre
- Strategia di marketing che va oltre l’installazione di plugin
- Manutenzione costante che previene i problemi
Perché Continuiamo a Scegliere WordPress
In Supero usiamo WordPress per il 75% dei nostri progetti non per moda o abitudine, ma per ragioni concrete:
- Flessibilità: si adatta a qualsiasi tipo di business
- Community: supporto e plugin per ogni esigenza
- Longevità: i siti WordPress invecchiano bene
- Competenze: è facile trovare sviluppatori qualificati
- Costi: investimento sostenibile per qualsiasi azienda
WordPress si evolverà, come ha sempre fatto. Ma la sua essenza rimarrà la stessa: una piattaforma democratica che permette a chiunque di avere una presenza web professionale.
Smettete di preoccuparvi delle leggende metropolitane e concentratevi sulla sostanza. Un sito WordPress ben costruito, ben mantenuto e ben promosso batterà sempre un sito “perfetto” secondo le ultime mode ma trascurato nei fondamentali.
Il futuro di WordPress è solido. Il futuro del vostro sito WordPress dipende da voi.
Avete bisogno di una strategia WordPress completa che vada oltre i plugin e le mode del momento? In Supero costruiamo siti WordPress che funzionano davvero, con un approccio che privilegia i risultati concreti rispetto alle novità tecnologiche. Contattateci per una consulenza che mette la sostanza prima dell’apparenza.